La verità, questa sconosciuta!

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di Guido Di Stefano

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La verità è luce,  libertà,  giustizia, fratellanza, solidarietà, uguaglianza, intelletto, mente, anima, cuore. Bene inalienabile per tutta l’umanità è un tesoro di incommensurabile valore e come ogni mitico tesoro può andare perduto o essere disperso o essere sepolto negli abissi o in improbabili e introvabili mucchi di sabbia o rifiuti.

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Si dice  che la verità viene sempre a galla, prima o poi!  Figuratevi che soddisfazione per tutte le vittime delle sante inquisizioni! O senza andare così lontano, chissà quanto grande sarà la gioia di Toro Seduto, Cavallo Pazzo, Geronimo e altri nell’apprendere che il mondo è cosciente dell’ingiusto trattamento  subìto da loro ad opera di  invasori che hanno tramandato ai loro discendenti le ambizioni e gli usi prevaricatori e coloniali!

Vogliamo avvicinarci ancora ai nostri tempi? Chissà se i nostri pronipoti riusciranno a scoprire le esatte responsabilità di tutti gli (ir)responsabili e (in)sospettati registi delle guerre mondiali e magari della pandemia “spagnola”!  Tutte verità sconosciute, verità negate, verità sepolte o forse   buttate in un “buco nero”.

Un “sottile” filo conduttore unisce tutti i nemici della verità di ogni epoca, razza, cultura, religione, ideologia: la sfrenata bramosia di potere e ricchezza.

Personaggi assatanati dal potere e dall’oro che non hanno mai meritato il potere esercitato “a vista” o “dietro le quinte” hanno in ogni epoca sacrificato la verità e le genti  sull’altare dei loro idoli fallaci e mendaci.

Esseri incapaci di primeggiare nella verità e nella pace hanno sempre scatenato massacri e distruzioni per emergere, in qualche modo, come grande e/o potente o trarre profitto dalle lacrime e dal sangue altrui.

Dovremmo “riallineare” la storia dando il conveniente risalto ai veri beneficiari di ogni evento, magari con una ponderata valutazione dei costi (per lo più altrui) e dei benefici (dei buoni scrittori della storia).

A volerci limitare agli ultimi duemila anni di storia ne esce un quadro desolante, sintetizzabile con l’amaro e purtroppo realistico commento “al suono dei metalli (oro e potere) perdono la fede i papi e la giustizia i re …”

Sinceramente siamo stanchi del crescente ritmo con cui ci vengono propinate menzogne e disinformazioni al fine di rendere inamovibili giogo e schiavitù della demoniaca pluto-tecnocrazia che vuole “portare all’ammasso” ogni libero pensiero e spegnere ogni scintilla di intelletto creativo.

Vittime ultrasecolari di anatemi sono l’oriente europeo e noi Europei e con noi i popoli del Mediterraneo. La “testa alta” davanti alle bramosie di potere e ricchezza universali non è mai stata tollerata dai potentati di turno, religiosi e laici indifferentemente.

Menzogne dogmatiche sono state imposte ai singoli e ai popoli con la “forza” delle scomuniche, dei roghi e delle armi, in un collusivo connubio di sacro e profano, potere temporale e terreno, regnanti (o governanti) e religiosi.

Ci hanno avvelenato i nostri anni giovanili additandoci come “nemici” pericolosi singoli e popoli semplicemente perché di diverso credo e magari cultura. Loro, i nostri capi, i nostri pastori distribuivano le patenti di “bontà” e noi dovevamo osservarle.  Tutti erano nostri nemici, atei, demoni tranne gli amici e gli amici degli amici dei nostri potenti.

Come cambia il vento così cambiano i flussi finanziari e i potentati, ma i popoli liberi e identitari non sono tollerati.

Conseguenziale è la pretesa di certi poteri (non tanto occulti) che tutti i popoli europei e mediterranei perdano l’identità e i confini per meglio servire gli identitari ed esclusivisti colonizzatori del nord america.

Già, le guide che pontificano dall’alto dei loro scranni senza gli affanni quotidiani hanno dimenticato che tutte le umane creazioni  e realizzazioni sono scaturite dall’intelletto di personaggi nati-cresciuti-maturati in ambienti identitari e confinati; nel continente senza frontiere è maturata invece la tecnica delle “guerre indiane” e l’abilità negli affari (specie la “cattura” delle grandi menti e del loro sapere).

Nel bene e nel male: matematica, fisica, astronomia, filosofia, arti, letteratura, religioni, insomma tutto è nato-cresciuto-maturato da noi litigiosi e nazionalisti popoli euro-mediterranei. I nostri fratelli dell’Europa e del Mediterraneo hanno trascinato il mondo nel futuro, spesso sfidando i potenti di turno (Galilei, Giordano Bruno …).

Ci turba oltremodo che governanti e politici di turno cantano somme lodi per l’operare yankee e demonizzano ogni battito di ciglia di Putin, Assad … Sembrano proprio degli scolaretti che escono festosi sall’aula per urlare ai quattro venti dogmi e teoremi instillati dal professore di turno. E ancora di più ci turbano  i nostri politici (e non solo) che dopo avere svenduto la Sicilia  agli yankee,  la sovranità a Bruxelles e chissà cos’altro e a chi “pretendono” che anche altre nazioni “obbediscano”  ai nostri  nuovi colonizzatori.

E  tutti, laici e religiosi,  si presentano come garanti e paladini  della verità e ti tutte le virtù e i valori che da essa  discendono.

Addirittura definiscono populisti e ipocriti quelli che osano obiettare, criticare, pensare, invitare alla prudenza e alla ponderazione e si dichiarano contenti perché ha preso di nuovo vigore l’emigrazione dall’Italia. Salvo poi a plaudire i “neocon” d’oltreoceano quando manifestano gli stessi pensieri!

Insomma cosa hanno in mente? Solo menzogne?

Noi siamo Siciliani e da Siciliani abbiamo sempre creduto nella fratellanza universale, vella verità, nella giustizia, nel rispetto, nella tolleranza, nel dialogo con tutti (anche quando si “faceva peccato” a dialogare con esponenti di altre confessioni): ci siamo sforzati di circoscrivere tanti “pronunciamenti dogmatici” a  quello che erano: esternazioni di una guerra per il potere.

Ci sostenevano le certezze storiche: abbiamo “vissuto” le scomuniche dei nostri sovrani (Ruggero II il Normanno, Federico II lo Svevo) cultori dello “stato laico e moderno”  e la “controversia liparitana” per un pugno di ceci (1711).

Ma le certezze storiche acuiscono i dubbi contemporanei!

Noi Siciliani siamo stati conquistati dal Regno di Piemonte; siamo stati traditi nuovamente dopo il secondo conflitto mondiale; è  continuamente tradito lo Statuto Speciale; la nostra isola è stata ceduta gratuitamente agli alleati invasori americani, in violazione di tutti i trattati e della nostra sovranità; “obtorto collo” siamo stati trascinati in una UE di fatto soggetta alla pluto-tecnocrazia; ed ora siamo obbligati a una accoglienza caotica offuscata dai dubbi sul “cui prodest”!

Comunque diciamo “transeat”!

Però scusateci l’impertinenza: se noi accogliamo i fuggitivi  (forse speditici da personaggi “oscuri”) come fratelli bisognosi  loro diventano nostri ospiti. Come ospiti non dovrebbero rispettare usi, costumi e leggi nostre? Senza rinunciare al loro credo, certo! Ma perché noi a casa nostra dobbiamo nascondere i nostri simboli e tra poco non potremmo nemmeno proferire parola alcuna che faccia riferimento ad altra religione diversa da quella degli ospiti? Non avete notato che a volte dalle parole dei difensori dell’immigrazione incontrollata traspare un certo razzismo contro noi, padroni di casa?

Sembrerebbe che tutti i vertici europei hanno già concordato di rispedire i cristiani nelle catacombe: a certuni farebbe bene senz’altro, ma non ai popoli “vittime”.

Alla luce degli orientamenti manifestati da tutte le istituzioni occidentali sembrerebbe anche che certe prese disposizioni dogmatiche  del passato sono state “rinnegate” dai custodi della verità: non sarebbe il caso allora di rendere i dovuti onori (come “sacrari”, monumenti, dediche solenni, onori laici e religiosi) ai difensori della verità, del libero pensiero, della libera volontà arsi vivi  come eretici se uomini e come streghe se donne? E magari trucidati peggio che con il rogo? Però prima di essere privati di ogni identità e libertà!

Mentre ancora brilla qualche scintilla di verità! Mentre ancora a oriente qualcuno resiste alla neo-colonizzazione partita da oltre oceano e “supportata” da qualche governo  e tanti “liberal-chic” europei.

Speriamo che trionfi la verità, non quella occidentale, non quella orientale: la VERITÀ!

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